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I consigli del libraio

Il romanzo di Marceau Miller

di Marceau Miller

Editore: Einaudi
ISBN: 9788806269180
Pagine: 312
Uscita: 2025
Prezzo: € 19,00

Il romanzo di Marceau Miller rappresenta un interessante ibrido tra thriller psicologico, metaromanzo e indagine esistenziale. L’autore, o meglio colui che si firma «Marceau Miller», è uno sceneggiatore francese nato attorno al 1978 e alla sua prima pubblicazione sotto questo pseudonimo. Ambientato nelle montagne e nei laghi attorno al Lemano (confine franco-svizzero), il prologo è già un’inquadratura memorabile: Marceau Miller, scrittore di successo, scompare nel corso di una scalata senza corde sulla parete della Dent du Vélan. Il corpo viene trovato, ma niente appare come un semplice incidente. La moglie, Sarah, è convinta che non si tratti di fatalità. E mentre tenta di ricostruire la verità, scopre che il marito ha lasciato dietro di sé un manoscritto — “l’ultimo romanzo” — che forse è la sua confessione, o il detonatore di menzogne accumulate. In questa moltiplicazione di piani (morte, verità, romanzo nel romanzo, identità) l’opera muove i pezzi su una scacchiera che richiama i modelli più riusciti della fiction moderna: il mondo editoriale, i segreti dell’uomo pubblico, l’ossessione della menzogna. Il lago, la montagna, la natura ostile diventano ambienti simbolici in cui l’autore gioca con la tensione tra ciò che appare e ciò che è.

Dal punto di vista stilistico, Miller adopera una prospettiva in prima persona che alterna il punto di vista della moglie Sarah e frammenti del manoscritto ritrovato. La mise en abyme agisce qui come dispositivo centrale: il manoscritto di Miller è il cuore segreto del libro, il “romanzo dentro il romanzo” che rimanda all’atto stesso dello scrivere e del vivere come forme di invenzione reciproca. Il ritmo è serrato, l’atmosfera tonica, ma al contempo non manca una certa elaborazione riflessiva: si parla di identità creata, di desiderio di trasparenza e della fatica di scoprirla. Sarah non è solo la vedova detective, ma anche la donna che si chiede se avesse davvero conosciuto l’uomo accanto a sé. E il lettore si cala in questo doppio gioco: leggere per sapere, leggere per capire chi era Marceau Miller, e insieme chi siamo noi.

Qualche svolta del romanzo appare prevedibile, il montaggio narrativo risente di certi cliché del thriller elegante e la finzione dell’autore-personaggio talvolta rischia di togliere spessore al complesso emotivo. Tuttavia, se si accetta il patto narrativo, Il romanzo di Marceau Miller offre un’esperienza compiuta: un’indagine sull’identità, sulla costruzione dell’immagine, sul confine tra successo e caduta, sul romanzo come rivelazione tanto quanto come inganno.
In un panorama letterario dove i thriller a sfondo psicologico proliferano, questo romanzo si distingue per un’ambientazione evocativa e per un gioco metaletterario che stimola il lettore a chiedersi non solo “chi ha ucciso Marceau Miller?” ma “chi siamo quando costruiamo la nostra vita come un romanzo?”.